"MEDITATE, GENTE, MEDITATE": RENZO ARBORE, LA BIRRA E QUEL TORMENTONE NATO 35 ANNI FA
ASSOBIRRA SI UNISCE AI FESTEGGIAMENTI PER I 50 ANNI DI CARRIERA DELL’ARTISTA
“Birra, e sai cosa bevi! Meditate gente, meditate!” Era il 1980 quando Renzo Arbore invitava gli italiani a fidarsi della bontà e genuinità di questa bevanda antica come la storia dell’uomo in una memorabile campagna pubblicitaria per AssoBirra entrata nella storia del costume italiano.
Trentacinque anni dopo, AssoBirra, l’Associazione che riunisce i produttori italiani di birra e malto, si unisce ai festeggiamenti per i 50 anni della straordinaria carriera di Renzo Arbore, che verrà celebrata a Roma con una mostra negli spazi espositivi della Pelanda al Macro di Testaccio (19 dicembre 2015 - 3 aprile 2016). E ricorda il ruolo fondamentale di Arbore per far scoprire agli italiani una bevanda dalla storia millenaria che, fino a tutti gli anni Settanta, era inserita mentalmente fra le comuni bevande dissetanti estive e veniva consumata esclusivamente da marzo a settembre.
“Erano anni difficili – ricorda Filippo Terzaghi, Direttore di AssoBirra – in cui c’era anche una grande sensibilità dell’opinione pubblica sul problema dei coloranti nelle bibite, ritenuti cancerogeni. Dovevamo chiarire, una volta per tutte, che la birra era naturale senza coloranti. E Renzo Arbore è stato un volto perfetto per raccontare agli italiani con leggerezza messaggi delicati: credibile, proprio perché non sembrava prendersi troppo sul serio, ci ha aiutato a raccontare bontà della birra a tavola, il piacere di averla in casa per offrirla agli amici, il consumo responsabile e 12 mesi all'anno, lo scarso tasso alcolico, la notevole digeribilità della birra e la naturalità dei suoi ingredienti. Tutte tematiche che ancora oggi fanno parte della nostra comunicazione.”
Oggi la birra si beve tutto l’anno (2,4 milioni di ettolitri la previsione di AssoBirra per le prossime feste natalizie), i suoi consumi sono pressoché raddoppiati (da 16,7 a 29 litri procapite). e la “bevanda rinfrescante” di allora è al centro della curiosità del pubblico femminile, dato che l’Italia è il Paese con il più alto numero di consumatrici di birra in Europa (6 su 10), pur mantenendo il minor consumo procapite e un approccio a questa bevanda nel segno della moderazione e del consumo a pasto.
Ed è una felice coincidenza che proprio in concomitanza con i festeggiamenti per Renzo Arbore, AssoBirra sia tornata in comunicazione con “Birra, io t’adoro” (www.birraiotadoro.it): una campagna di comunicazione collettiva che arriva 30 anni dopo “Birra, e sai cosa bevi” e mette al centro del messaggio le donne e il loro rapporto con la birra. “Ci rivolgiamo a un consumatore diverso, più informato sulla birra rispetto ai tempi di Arbore, ma i messaggi che vogliamo trasmettere sono gli stessi – spiega Terzaghi. Ci auguriamo che questa nuova campagna sia fortunata come ‘Birra, e sai cosa bevi’.”
Ben diversa, racconta Renzo Arbore, era la situazione dei consumi nel 1980: “Quando iniziammo la campagna, la birra era la bevanda dissetante dell'estate, al massimo si abbinava con il panino o con la pizza”.
Arbore ricorda ancora con piacere come, lui per inclinazione personale portato a fare “l’altra tv, l’altra radio e l’altro cinema”, si trovò a interpretare “una campagna pubblicitaria davvero felice perché era stata intelligentemente impostata, in modo ironico e sorridente, sul ribaltamento dei luoghi comuni esistenti intorno alla birra. E che, grazie allo slogan: ‘Birra, e sai cosa bevi’ puntualizzava e chiariva come questa bevanda sia sana e naturale”.
E poi c’è il “Meditate, gente, meditate”. Ricorda Renzo Arbore: “Questa parola, 'gente', messa così, sembrava un po’ strana. Invece quell’invito sornione fu un trionfo e ancora oggi vive insieme ad altri miei tormentoni. Del resto, mi sono sempre divertito nella vita ad inventare o a giocare con i titoli o con gli slogan di tipo pubblicitario, trasportandoli anche nei programmi della radio o della televisione. Per un operatore della comunicazione come me, quando ancora oggi vedo o sento citare questo slogan … beh, la soddisfazione è molto grande”.