ASSOBIRRA AD APECCHIO PER CONVEGNO SULLA BIRRA ARTIGIANALE
Terzaghi (direttore AssoBirra): “I birrifici artigianali sono realtà da tutelare, l’eccessivo carico fiscale di IVA e accise è un freno al loro sviluppo”
AssoBirra – l’Associazione che riunisce le grandi, medie e piccole aziende del settore della produzione di birra e malto – ha preso parte alla tavola rotonda “Cos’è la birra artigianale?”, iniziativa promossa dal Comune di Apecchio in collaborazione con la Commissione Agricoltura M5S e con i birrifici marchigiani Venere, Amarcord e Collesi. Una giornata dedicata ai piccoli birrifici italiani, per capire l’importanza di questa realtà nel nostro Paese e per trovare la strada più efficace di potenziarla e valorizzarla.
Filippo Terzaghi, direttore di AssoBirra, ha commentato: “Un plauso a questa iniziativa, che ha l’indiscusso merito di voler fare chiarezza su questo settore, un fiore all’occhiello del Made in Italy e dell’imprenditorialità. Gli oltre 600 birrifici artigianali che hanno sede nel nostro Paese, infatti, rappresentano quasi il 3% della produzione italiana; sono quindi una realtà importante, e che negli anni passati è stata in grado di garantire oltre mille e cinquecento nuovi posti di lavoro, soprattutto giovanile. Eppure Il loro numero, dopo essere più che raddoppiato fra il 2010 e il 2014 (passando da 186 a 443), ha visto diminuire il trend di crescita. Un andamento sicuramente segnato anche dall’aumento delle accise che ha portato oggi 1 sorso su 2 della nostra birra ad essere ‘bevuta’ dal fisco”.
“Proprio per questo, auspichiamo una correzione alle norme fiscali apportate dal precedente governo, che pongono la nostra bevanda in una condizione di concorrenza sfavorevole nei confronti delle altre bevande alcoliche che non pagano accisa – prosegue Terzaghi.
“Tra il 1° gennaio 2003 e il 1° gennaio 2015 le accise sulla birra sono più che raddoppiate, segnando un +117%, pari ad uno degli incrementi fra i più alti d’Europa. Se alle accise, poi, si aggiunge l’IVA, salita nello stesso periodo dal 20% al 22%, il carico fiscale sulla birra risulterà aumentato di oltre il 120%. Un carico fiscale talmente elevato che frena in maniera preoccupante sia consumi che occupazione. Proprio per la piccola imprenditoria, invece, credo ci sia bisogno di andare incontro alle esigenze dei piccoli produttori, ad esempio adottando un aliquota fiscale ridotta per i micro birrifici, come già avviene in gran parte dei Paesi dell’Unione Europea”.
La giornata si è articolata in due momenti, il primo, la mattina, con la visita nei tre birrifici di Apecchio; il secondo, il pomeriggio, con la tavola rotonda presso il comune di Apecchio alla quale hanno partecipato parlamentari, tecnici, rappresentanti istituzionali regionali e produttori di birra.